Sentiero Spallanzani

Il sentiero Spallanzani attraversa tutte le fasce di vegetazione dell'Appennino Reggiano, partendo da Ventoso di Scandiano (130 m.) e arrivando fino a S. Pellegrino in Alpe (1.500 m) sul crinale Tosco Emiliano.
L' itinerario lungo 115 Km con un dislivello complessivo di 5.000 m.t..
Si può percorre tutto in una settimana, oppure a tratti, ed è come percorrere un museo geologico all'aria aperta.
Il sentiero è tutto segnato con i segni bianco rossi del CAI, le sigle S.SP e il simbolo della farfalla.
Il percorso non presenta difficoltà tecniche particolari.
Le stagioni migliori per percorrerlo sono la primavera e l'autunno.
Il sentiero si svolge in sette tappe e tocca molti siti visitati a scopo scientifico dallo Spallanzani. 1 Tappa

Ventoso di Scandiano - Regnano, ore 5

L'itinerario inizia in corrispondenza del borgo di Ventoso.
Un sentiero risale tra macchie arbustive al Bottegaro, fabbricato colonico sulla cresta del monte Vangelo, si passa accanto ad una quercia pluricentenaria e si scende tra praterie di graminacee, ove in primavera fioriscono orchidee, sino al torrente Tresinaro, che si attraversa nei pressi della chiesa di Rondinara.
Si risale sul versante opposto al castello Matildico di Viano, si segue per un tratto la cresta poi per ripida carraia si scende al Rio Faggiano, che si risale per strada asfaltata sino a Regnano.
A Regnano chiedere delle Salse, vulcanetti di fango freddo che bolle nel terreno argilloso.
Lazzaro Spallanzani aveva studiato più volte le Salse.

Ricettività:Regnano: Ristorante il Vulcanetto, 14 posti letto in 4 camere con servizi. tel. 0522 858134 (rinomato per le grigliate) 2 Tappa

Regnano - Giandeto, ore 5 

Da Regnano si imbocca la stradina asfaltata che sale in direzione di Monte Alfonso, si scende una ripida carraia tra i campi, e un bel paesaggio, si risale la valletta del Rio Cesolla, oasi naturalistica di Pro Natura, sino al borgo di Cavazzone.
Si prosegue lungo il rio in una valle stretta e boscosa ricca di essenze arboree, tra cui spicca il pino silvestre, sino a Prediera (bar e alimentari). si discende sul versante opposto, superate le case di Sorriva inoltrandosi nel bosco si raggiunge il lago del Mulino del Tasso (nei pressi bar ristorante).
Un bel sentiero raggiunge "Mattioli" caratteristico gruppo di case fortificato.
Da qui una carraia porta a Giandeto.
Si può dormire in tenda o in albergo a Casina (7 km)

Ricettività:Giandeto: non vi è alcuna possibilità di pernottare, neppure di approvvigionassi, non vi sono negozi.
Effettuando una breve variante si può pernottare al B&B Castagneda
0522 618212 - 349 4301543
mail castagneda@libero.it
https://castagneda.blogspot.it

3 Tappa

Giandeto - Carpineti, ore 4,30

Da Giandeto per una carraia si giunge a Croveglia, interessante borgo per le due case a torre del XV secolo, poste a presidio della valle del Tresinaro, in posizione inespugnabile, e collegate agli altri castelli del sistema fortificato matildico.
Sempre per carraie agricole si scende al torrente Tresinaro che si attraversa e si risale sull'altro versante.
Si passa accanto alle rovine del castello di Mantra, poi a Romagnano uno dei borghi meglio conservati di tutto l'Appennino reggiano, con edifici del XV sec.
Si prosegue in salita e superata la chiesa di Pianzano si raggiunge il crinale nelle cui prossimità, in un pianoro erboso, sorge l'imponente Pieve di S. Vitale. I
l sentiero ora corre sulla dorsale, e raggiunge il Castello di Carpineti.

Ricettività:
Castello di Carpineti: https://www.ideanatura.net gestisce "La dimora del Castello" e lo "Ostello di S. Vitale"

4 Tappa
Carpineti - Ginepreto, ore 5,30

Dal Castello, che fu la residenza di Matilde di Canossa e dove soggiornò anche papa Gregorio VII, si prosegue tra boschi di castagno, faggio e rovella sul crinale sino alla località Ca' di Fossa, oltrepassato un altro gruppo di case si attraversa un prato con magnifica vista sulla Pietra di Bismantova. si prosegue sino a raggiungere il borgo di Campolongo.
Qui un tratturo avvicina alla Pietra di Bismantova.
Si ammira la parte più severa della Pietra, si passa accanto all'imbocco della notissima Ferrata degli Alpini e tra noccioleti e radure si raggiunge la sommità.
Attraverso il comodo sentiero si scende alla base delle spettacolare parete verticale, sotto una cui cengia sorge l'Eremo Benedettino.
Si prosegue per una carraia che conduce alla Chiesa di Ginepreto e alla azienda agri turistica "Il Ginepro" dove è possibile pernottare,
tel. 0522 611088 https://www.ilginepro.coop 5 Tappa

Ginepreto - Ligonchio, ore 5,30


Si scende per mulattiere verso il fiume Secchia, l'alveo del fiume è caratterizzato da interessanti esposizioni di gesso, si possono osservare alcune cavità naturali.
Si risale per una vecchia mulattiera a Sologno, poi superato Castellaro, si imbocca la mulattiera parallela alla strada che conduce a Cerrè (fontana).
Il sentiero ora sale su una panoramica dorsale e superato lo spartiacque si scende a Montecagno, lo si attraversa e per mulattiera si raggiunge il paese di Casalino, caratteristico vecchio borgo di montagna.
Da qui si scende al mulino, sul torrente Ozola, e poi al comune di Ligonchio (mt. 922 ).

A Ligonchio si può pernottare all'Albergo Scaruffi tel. 0522 8916446 Tappa
Ligonchio - Rif. Battisti, ore 4

Da Ligonchio si segue il sentiero 635, a mezza costa del torrente Ozola.
E' un sentiero stretto ombreggiato da castagni e faggi. Il percorso attraversa la suggestiva valle dell'Ozola snodandosi tra dirupanti affioramenti di arenaria.
Si entra nella fascia di vegetazione dell'Alto Appennino.
Alla Presa Alta lago artificiale dell'ENEL (m.t.. 1230) si imbocca un sentierino che sale deciso al Passo di Romecchio (m.t.. 1686).
Il panorama si apre sul massiccio del Monte Cusna e sulle Alpi Apuane.
Proseguendo il sentiero che passa un po' sotto il crinale, si oltrepassa il Rifugio Bargetana e per strada forestale, al Passo di Lama Lite (mt.1769), dal quale un'altra carraia in breve, conduce al Rifugio Battisti (m.t. 1761),
27 posti letto, 3 WC interni, doccia, locale invernale con 8 posti letto.
tel 0522 897497 7 Tappa

Rif. Battisti - S. Pellegrino in Alpe ore 5,30

Dal Passo di Lama Lite si imbocca il sentiero in direzione sud-est verso il Passo Bocca di Massa (m.t.. 1806), tra mirtilli misti a brachipodio.
Scenario sulla valle del Dolo e la Valle del Serchio, la Pania di Corfino e le Alpi Apuane. Si scende al Passo delle Forbici (m.t.. 1574), si aggira il monte Giovarello sino al passo omonimo, si prosegue per il crinale superando il monte La Nuda (m.t.. 1705), per poi scendere in una faggeta sino al Passo delle Radici (m.t.. 1529).
Da qui attraverso prati e sentieri nel bosco a mezza costa si raggiunge S. Pellegrino in Alpe, termine del Sentiero Spallanzani.
A S. Pellegrino è possibile visitare l'Ospizio, tappa importante per i pellegrini medievali, la chiesa e il museo della montagna.
Si può pernottare in due alberghetti, oppure nel posto tappa per escursionisti, gestita dalla Cooperativa Garfagnana Vacanze tel 0583 651669